Ashtanga Yoga is 99% practice and 1% theory.
Non ho avuto la fortuna di conoscere dal vivo il vero Guru dell’Ashtanga Yoga mentre era in vita: Sri K. Pattabhi Jois. L’ho scoperto purtroppo successivamente alla sua morte grazie alla diffusione della sua meravigliosa pratica in tutto il mondo, divenendone un’appassionata.
La pratica di asana e pranayama è una pratica che, eseguita con determinazione e costanza, porta al controllo del proprio corpo (del proprio sé) e della propria mente.
David Swenson, uno dei suoi primi allievi, afferma che Patthabi Jois suggeriva sempre:
Practice, practice, practice…all is coming
per incoraggiare la reale comprensione dello Yoga.
La mia esperienza nell’insegnamento dell’Ashtanga Yoga
In base alla mia esperienza di insegnamento dell’Ashtanga Yoga negli anni, ho notato che le persone che iniziano a frequentare le classi di Ashtanga Yoga sono animate inizialmente da grande passione ed energia, stimolate soprattutto dalla condivisione con gli altri praticanti della classe.
Dopo qualche tempo, quasi fosse un’inevitabile inflessione, si creano immancabilmente un certo senso di frustrazione e impazienza che li spingono a chiedersi se e quando una pratica così intensa e faticosa porterà ai primi risultati.
E’ a questo punto che, magicamente, quasi tutti riescono a portare a termine un asana: finalmente l’energia stagnante inizia a fluire per portare alla luce alcuni nodi emozionali passati.
E’ qui che inizia il vero cammino interiore. Si inizia a comprendere che lo Yoga non è agonistico, non ha obiettivi fisici da raggiungere. La vera pratica sta nel percorso che ognuno di noi mette in atto per arrivare a chiudere un asana. Ed è durante questo “sfidare se stessi “ che si sperimentano quelle sensazioni di benessere e serenità. Iniziano ad arrivare le risposte, ci si educa a controllare la mente critica e a raggiungere la libertà vera.
Che cos’è la libertà nello yoga?
Che cosa significa veramente essere liberi? Come si può essere felici se affidiamo sempre la nostra felicità nelle mani di altre persone o situazioni? Come possiamo essere felici se la serenità e la gioia non partono dal nostro “Io” più profondo?
Mi echeggia nella mente la famosa frase buddhista: “LA FELICITA’ E’ UNA SCELTA”.
Con la pratica costante dello Yoga impareremo a dominare il nostro corpo, a respirare, a volerci bene, a controllare la nostra mente e improvvisamente noi, nel nostro essere, decideremo di essere felici. Chi sarà al nostro fianco si illuminerà della nostra energia, luce, serenità, armonia. Avete mai sperimentato quali sensazioni si avvertono stando vicini ad un vero Yogi?
Sensazioni di pace, tranquillità e felicità assolute.
Questo è amare noi stessi.
Questo è lo Yoga.
Questa è la vera pratica.
Questa è la vera libertà.
Practice, Practice, Practice… to be free!
Namastè